Può davvero la scrittura cioè l’atto del disegnare con parole fino ad un attimo prima solo pensate diventare un fatto terapeutico e cioè in qualche modo curativo al punto da alleviare le sofferenze inferte da una vita né giusta né sbagliata ma semplicemente la nostra vita ?
Sonia Scarpante pensa di sì. Pensa che la scrittura sia in sé un atto terapeutico.
Si badi, la scrittura, non le parole, i concetti, le tematiche ma proprio la scrittura “autobiografica”, cioè la fatica di far uscire da sé, come in un parto doloroso appunto ma liberatorio, ciò che si tiene sepolto nelle caverne dell’IO più recondito.
Da “Parole Evolute” , Sonia Scarpante – prefazione
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