La dipendenza da shopping compulsivo, ovvero il bisogno irrefrenabile di comprare, è un disturbo caratterizzato dall’impulso di acquistare, solitamente senza che vi sia una reale necessità o fuori dalle proprie possibilità economiche.

Diverso è il caso, normale, che capita a tutti, di volersi, per una volta, la soddisfazione di un acquisto fuori dalle proprie abitudini.

Viene definita come “dipendenza comportamentale” poiché non viene assunto nessun tipo di sostanza. La compulsione si verifica, come in questo caso, quando i malati di shopping compulsivo si sentono come in preda ad un’ossessione che li costringe a comprare in modo insensato. Dunque, questa patologia è una malattia e in quanto tale non va condannata ma curata.

Lo shopping compulsivo e le cause

Dal punto di vista psicologico, dietro la mania di comprare ci sono paure che provocano ansia o disagio, poca stima di sé, il pensiero di apparire poco desiderabili.

La patologia spesso nasconde uno stato depressivo caratterizzato da sentimenti negativi come tristezza, solitudine, frustrazione o rabbia. Gli oggetti servono a riempire un vuoto affettivo e ad innalzare l’autostima nel soggetto.

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I test per valutare la dipendenza da shopping compulsivo

La valutazione della dipendenza deve essere svolta da uno specialista (psicologo o psichiatra) ma ciascuno può facilmente individuarne gli indizi per non cadere in eccessivi allarmismi.

Un primo indizio è legato al fatto che gli acquisti sono eccessivi rispetto alle proprie possibilità economiche (ad esempio regalare un’automobile per il compleanno del marito).
In secondo luogo la ripetitività: se gli acquisti eccessivi si ripetono più volte in una settimana abbiamo un secondo campanello di allarme.

Infine è importante verificare l’impulsività dell’acquisto: invece di una valutazione si verifica un’azione costretta: ‘ho dovuto farlo’, anche se irragionevole.

Se ci troviamo di fronte all’insieme di questi sintomi è opportuno consultare uno specialista per approfondire se realmente ci sia un disturbo.

Come guarire dallo shopping compulsivo

Non sono pensabili rimedi fai da te, dunque come curarlo? L’intervento di uno specialista è indispensabile. Che si tratti di uno psichiatra, che può valutare caso per caso con i farmaci più efficaci, o di uno psicoterapeuta, che indirizzerà il paziente verso la cura più adeguata: può essere una terapia cognitivo-comportamentale, ma esistono anche terapie strategiche molto brevi.

Come spesso sottolineato, il vero trattamento consiste nella rimozione delle cause che sono alla base del disturbo: quindi per evitare che si manifestino altri sintomi o si verifichino ricadute –  magari successivamente ad un intervento per alleviare i sintomi e le sue conseguenze disastrose – è importante chiedere una psicoterapia di stampo psicodinamico o, meglio ancora, un trattamento psicoanalitico.

Psicologo, psicoanalista.
Presidente della cooperativa Il Sentiero e consigliere della cooperativa la Clessidra. Responsabile della comunità Alda Merini. Uno dei fondatori dell’associazione Odòn.

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