La differenza tra psicologia e psicoanalisi è enorme e vanno fatte delle distinzioni molto chiare, sia dal punto di vista tecnico che per quanto riguarda la chiarezza da avere per sapere a chi rivolgersi a seconda della domanda che si vuole porre.

Nella sua definizione ufficiale, la psicologia è la scienza che si occupa dei processi della mente, del comportamento e delle dinamiche relazionali e di conseguenza lo psicologo è un professionista sanitario che opera per la salute e il benessere delle persone, dei gruppi, degli organismi sociali e della comunità.

Il percorso universitario che forma lo psicologo dopo il superamento del relativo esame di stato è molto ampio, così come sono ampi i campi di applicazione in cui può scegliere di operare uno psicologo.

Gli ambiti della psicologia

La psicologia si interessa di un numero pressoché infinito di ambiti e citarli tutti sarebbe impossibile. Mi limiterò dunque ad alcuni esempi di applicazione della psicologia, oltre ovviamente al campo infinito della ricerca, abbiamo le scuole, i servizi per l’infanzia e l’adolescenza, gli ospedali, i consultori, il tribunale, le comunità terapeutiche, le residenze per anziani, la psiconcologia. Non va dimenticato l’enorme ambito della diagnostica e per questo spesso la psicologia si è specializzata anche nel campo dei test (con innumerevoli applicazioni), ma nemmeno  l’ambito del lavoro, la selezione e formazione del personale, gli interventi aziendali ecc. 

Negli ultimi anni, man mano che la ricerca prosegue tali settori aumentano. Un solo esempio su tutti: gli enormi progressi nel campo delle neuroscienze hanno portato a nuove specializzazioni con la figura del neuropsicologo (anch’egli è un laureato in psicologia, ma si è specializzato in questo settore specifico).

La società progredisce e diventa sempre più complessa e questo ha comportato nuovi ambiti di applicazione, ad esempio la psicologia dello sport, o la psicologia del traffico. La globalizzazione, con i suoi fenomeni di immigrazione ha creato l’esigenza di una psicologia che sia specializzata nel settore transculturale, ma anche la psicologia delle emergenze, specializzata a far fronte a quei fenomeni che solitamente creano traumi improvvisi, sia nei gruppi che nei singoli.

Tra gli ambiti di applicazione troviamo la psicologia di comunità. Negli ultimi anni si è sviluppata anche l’attenzione verso i fenomeni di devianza e tra questi la psicologia penitenziaria.

Non va certo dimenticata tutta l’applicazione della psicologia al benessere in senso lato, come ad esempio le tecniche di rilassamento o la mindfulness e molti altri. 

  • ciclo di vita (infanzia, adolescenza, coppia e sessualità, gravidanza, terza età) 
  • salute e clinica (diagnosi psicopatologica, sofferenza psichica, violenza, dipendenze, valutazione e riabilitazione dei disturbi cognitivo-neuropsicologici, eventi traumatici, counseling, etc.) educazione e sviluppo (scuola, genitorialità, processi di formazione, disturbi dell’apprendimento, orientamento, etc.)
  • lavoro e organizzazioni (testing e valutazione, selezione del personale, formazione, salute e sicurezza sul lavoro, mobbing, burnout, coaching, stress lavoro-correlato, analisi e sviluppo organizzativo, stili di consumo, team building, outplacement, etc.) 
  • giuridica e forense (Consulenze Tecnico Giudiziarie, criminal profiling, Tutela Minori, etc.) 
  • sport (coaching, motivazione, gestione manageriale, gruppi, educazione) 
  • marketing (ricerche quantitative e qualitative, studi sul brand e sulla psicologia del consumatore, stili di consumo e su processi di innovazione di prodotti e servizi) 
  • comunicazione (marketing, ergonomia, comportamenti di consumo)

Leggi anche: Differenza tra psicoanalisi e psicoterapia di Carlo Arrigone

Psicologia NON è psicoterapia

Come si vede da questa esposizione, sicuramente mancante di tanti ambiti di applicazione, lo psicologo non si occupa di psicoterapia e non è nemmeno autorizzato a farlo. L’Ordine degli Psicologi infatti distingue al suo interno uno speciale albo per gli psicoterapeuti (psicologi o medici, che hanno conseguito una specifica autorizzazione, avendo frequentato, dopo la laurea, una scuola specializzazione ulteriore). 

D’altronde è evidente che non ha senso parlare di psicoterapia del traffico o dello sport.

Ad ogni modo, per quanti siano i settori della psicologia, questi non vanno confusi con i nuovi fenomeni di coaching o counseling, che non hanno invece alcun titolo universitario. 

Attenzione dunque ai rischi di abuso della professione.

Ricordo anche che lo psicologo non è un medico, dunque non è in alcun modo autorizzato a prescrivere farmaci. Di questo aspetto si occupa il medico psichiatra.

Cosa non può garantire lo psicologo

Infine è evidente che il laureato in psicologia non è tenuto a fare alcun lavoro di cura personale, anche quando si occupa di psicologia clinica. Se questa notazione ha senso visti gli infiniti ambiti di applicazione della psicologia, forse è un po’ più criticabile quando parliamo di applicazione della psicologia alle problematiche personali. Per fare un esempio in altri campi, è evidente che per un medico non è necessario che abbia avuto una determinata malattia per curare i suoi pazienti, ma spesso assistiamo al quasi totale disinteresse da parte del medico verso il paziente, in quanto non è mai stato formato all’ascolto, e magari non ha mai fatto l’esperienza di un ricovero ospedaliero. Eppure ogni paziente si rende conto della differenza di trattamento che gli può riservare un medico qualora abbia sviluppato una particolare sensibilità verso le problematiche del paziente.

Fuor di metafora: la formazione universitaria e l’iscrizione all’albo professionale non danno nessuna garanzia del fatto che lo psicologo sia una persona mentalmente sana, capace di empatia o di ascolto. Su questo non viene fatto da parte degli organi accademici nessun controllo, in quanto non è di loro competenza. La selezione d’ingresso in università non se ne occupa, con il possibile paradosso che lo psicologo certificato può essere una persona con problematiche irrisolte similari a quelle dei suoi pazienti. Questo problema non può certo essere compensato dagli studi accademici.

Invece in molte scuole di psicoterapia (ma non in tutte) viene richiesto agli psicologi un lavoro di cura personale oltre allo studio d’aula. In questo caso, gli psicoterapeuti sono molto più controllati e le garanzie di preparazione anche a livello di salute mentale sono maggiori. Le attuali scuole post universitarie sono molto attente a lavorare sulla salute mentale di chi si occupa di sofferenza psicologica.

La psicoanalisi non è psicologia

Completamente diversa è la psicoanalisi. Essa non è psicologia e non è psicoterapia. Prova ne è il fatto che nella legge che regolamenta l’albo degli psicologi (la legge ‘Ossicini’) non ve ne è traccia. 

Dunque la psicoanalisi è quella disciplina fondata da Sigmund Freud, come complesso di teorie psicologiche e come tecnica esplorativa. Non deve confondere la radice del nome: il fatto che ci sia uno psico … che comune in queste definizioni non le accomuna sotto un unico capitolo. Se Freud avesse scelto un altro nome per definire la sua teoria e la sua tecnica sarebbe stato meno confondente, ma le cose sono andate semplicemente così.

Le basi Freudiane

Senza pretendere ora di approfondire, diciamo che la rivoluzione freudiana consiste innanzitutto nell’individuazione dell’inconscio come ambito della vita psichica (il pensiero) della persona, di cui la coscienza è solo una piccola parte. Il conflitto che si genera tra le spinte inconsce e il bisogno di controllo della coscienza genera il disturbo psichico.

Il lavoro di Freud prende le mosse proprio dalla costruzione di una tecnica per arrivare a conoscere ciò che è ‘inconscio’. Il primo ambito di manifestazione dell’inconscio individuato da Freud è il sogno. Da queste premesse si genera tutta la teoria freudiana. 

Leggi anche: Freud e l’interpretazione dei sogni di Carlo Arrigone

La formazione dello psicoanalista

Ma quello che ora interessa notare è che la teoria rimane tale se lo psicoanalista non la impara innanzitutto su sé stesso. La psicoanalisi non può essere appresa solo sui libri, ma richiede uno studio della propria persona, attraverso un’analisi personale. La psicoanalisi si distingue dalla psicologia anche perché per la formazione dello psicoanalista è indispensabile un’analisi personale.

Lo psicoanalista è stato dunque un analizzato, che avendo conosciuto se stesso, mette questa sua esperienza personale a disposizione di altri pazienti. 

Il fatto che la psicoanalisi si apprenda attraverso il lavoro su di se, rende unica la formazione dello psicoanalista, che non si distingue per una laurea o un’iscrizione ad un albo professionale, ma proprio in forza della sua personale analisi.

Teorie psicologiche diverse dalla psicoanalisi

Oltre a questo, la psicoanalisi ha un corpus teorico ben preciso che discende da quello che accennavo sopra e di cui parleremo in altra occasione. Molte applicazioni della psicologia e molte scuole di psicoterapia ne prendono spunto, ne utilizzano alcuni concetti, ma la distinzione rimane netta e imprescindibile. La psicoanalisi è un trattamento individuale, pertanto va da se che qualsiasi trattamento psicologico di gruppo, anche quando prende spunto da essa, non è psicoanalisi. Anche quando spesso si sente parlare di psicoterapia psicodinamica, essa non va assolutamente confusa con la psicoanalisi, benchè anche Freud utilizzasse una teoria dinamica del pensiero. Moltissimi autori hanno preso spunto dalla psicoanalisi per poi differenziarsi e nella storia della psicoanalisi si è assistito prima un allontanamento da Freud e poi un ritorno alle sue teorie e tecniche fondamentali. Tra i maggiori sostenitori della necessità di un ritorno a Freud va sicuramente citato J. Lacan e in Italia, G. Contri, che ne ha operato una approfondita rilettura.

Conclusioni

La psicologia ha moltissimi ambiti di applicazione, anche molto diversi tra loro, si studia in università come molte altre discipline, richiede un’iscrizione ad un albo professionale. Per la psicoterapia occorrono studi aggiuntivi in scuole specifiche.

La psicoanalisi è invece una precisa dottrina, con una precisa tecnica, non è una psicologia e non è una psicoterapia. La sua formazione è data innanzitutto da un lavoro psicoanalitico che lo psicoanalista fa su di sé.

Crediti: conversazione psicologo; Immagine in evidenza: conversazione divano

Psicologo, psicoanalista.
Presidente della cooperativa Il Sentiero e consigliere della cooperativa la Clessidra. Responsabile della comunità Alda Merini. Uno dei fondatori dell’associazione Odòn.

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