Ha lavorato ai quotidiani Gazzetta del Popolo e poi a La Stampa sino alla quiescenza, oltre che per varie case editrici come correttore-revisore e curatore editoriale.
Attraverso l’associazione Metis, di cui è socio e collaboratore, si è accostato alla psicoanalisi trasferendovi l’originario bagaglio culturale che si è arricchito di nuovi e affinati strumenti di interpretazione delle dinamiche della modernità.
Sotto l’egida di Metis, ha firmato con altri il saggio Il disagio sociale, l’agio civile pubblicato per i tipi di Ananke nel 2009, trascrizione critica degli atti del seminario omonimo.
In collaborazione con lo psicoanalista Giovanni Callegari ha affrontato il tema attualissimo e cruciale del potere maschile e della violenza di genere editando nel 2020 il saggio Il pensiero immobile.
Coltiva da sempre con piacere e immutata passione l’attività di eterno irrequieto studente.